domenica 30 agosto 2009

28/29-08.2009 XII e XIII giorno - SANTIAGO

Avevamo promesso che appena tornati pubblicavamo le pagine mancanti.
Solo che appena tornati è re-iniziato il solito tram-tram della vita quotidiana che ti succhia il tempo e non ti lascia respirare.
Di tempo ne è passato, oggi è la vigilia di Natale e finalmente riesco a trovare uno spazio per inserire le giornate mancanti in di questo viaggio.

Anche se sono passati 3 mesi e 25 giorni, il ricordo dell'arrivo a Santiago e bene impresso nei nostri ricordi.

La sera del 27, tramite il nostro amico Manuel, abbiamo trovato un albergo in pieno centro storico a due passi dalla cattedrale.
La notte in Albergo è stata fantastica, avevamo una cameretta per due, un morbido letto completo di vere lenzuola di cotone, con bagno e doccia in camera. Una roba da nababbi.

La notte scorre tra vari schiamazzi di giovani che gironzolano fino alle prime ore del mattino, ma la stanchezza dissolve via gli schiamazzi e lascia posto al buio profondo del sonno.



Sono le 9:00

Stanchi di dormire ci alziamo pronti ad affrontare una nuova giornata (senza bici).
Ci affacciamo dal balconcino dell'albergo e ci rassicuriamo che le nostre compagne di viaggio siano ancora li, incatenate alla grondaia della piazza.


Colazione veloce con Andrea e Silvia, che hanno pernottato nello stesso albergo e ci mettiamo in cammino alla ricerca deel'Oficina del Peregrino dove ritirare la compostela.
Ci riteniamo fortunati visto che la fila è poco fuori dal portone del palazzo dell'Oficina del Peregrino; i cartelli ci avvisano del tempo di attesa - 1 ora.


Tra un commento e l'altro l'ora passa in fretta e finalmente arriva il nostro turno
.
Presentiamo le credenziali e ci fanno notare che dovevamo avere almeno due timbri negli ultimi 100 Km mentre noi ieri abbiamo forzato la tappa per arrivare prima che facesse buio.
Comunque tutto apposto e adesso anche noi abbiamo la nostra compostela.

Usciamo e visitiamo la magnifica Cattedrale, assistiamo alla Santa Messa ripercorrendo in cuor nostro tutte le tappe del cammino e la strada che abbiamo percorso per arrivare lì.
L'emozione ci assale, sarà stato il suono dei canti, sarà stata quell'atmosfera che le austere mura della Cattedrale ci trasmettono, ma il momento è uno di quelli che non si scorda mai, anche se siamo rimasti in piedi in fondo al transetto destro.


E della serie: "com'è piccolo il mondo" chi incontriamo uscendo dalla Cattedrale?
Paolo e Giuseppe, i due milanesi che abbiamo più volte incontrato lungo il nostro cammino.
Come da rituale foto di gruppo e ci lasciamo con la promessa di cenare assieme.


Il pomeriggio arriva ed arriva anche il momento di salutare i due "filippini" Silvia ed Andrea.
Loro hanno deciso di affitare una macchina per andare a riprendere la loro auto parcheggiata a Roncisvalle.
Buon viaggio e in boccallupo.
Domani è sabato e ci avvertono che molti negozi saranno chiusi quindi non ci resta altro che metterci in giro alla ricerca di materiale per imballare le bici.
Ci indicano un ferramenta poco fuori dal centro dove troviamo tutto. Con questa scusa ci siamo allontanati un pò dal centro e abbiamo visitato una parte di Santiago. Che dire...
Avremo voluto un po' più di tempo per goderci meglio le opere della città, ma si sà il tempo è quello che è.
La sera con Paolo e Giuseppe ci rechiamo in un locale poco fuori dal centro storico, dove abbiamo mangiato molto bene a prezzi vantaggiosi.
Ci salutiamo anche con i "milalesi".
Ciao Paolo e Gisueppe un imboccallupo anche a voi.

29 agosto 2009

Ci mettiamo in giro per negozi alla ricerca di qualche souvenir da portare in famiglia e agli amici.
e sempre della stessa serie "com'è piccolo il mondo" incontriamo i nostri amici di viaggio, Cristian e Stefano, appena arrivati e pronti per andare a prendere la loro meritatissima "Compostela".

Immancabile è la presenza di Manuel che appostato nei dintorni della Cattedrale va incontro ai numerosi amici incontrati lungo il cammino.


Ritorniamo ai regali.
Cerco un negozio di musica per l'acquisto di una Gaita, ma haime, oggi è sabato e molti negozi sono chiusi.

Rientriamo in centro e visitiamo con un po' di calma la cattedrale, diamo l'abbraccio al busto di San Giacomo e adesso si che siamo pronti a lasciare questo meraviglioso posto.


Il pomeriggio lo riserviamo alla sistemazione dei bagagli e alla ricerca di un mezzo idoneo per raggiungere l'aeroporto: il Taxi.
Prendiamo appuntamento con un tassista per le cinque della magnana, nella speranza che non ci giochi un brutto scherzo.
Imballiamo le bici con estrema cura; stanotte riposeranno dentro lo sgabuzzino dell'albergo.


Un'ultima passeggiata notturna per il centro di Santiago e... buonanotte!!!


30 agosto 2009


Ore 5:00
La puntualità del tassista è sorprendente.
Carichiamo i bagagli e le bici e via...
Che la giornata sia iniziata bene non c'è alcun dubbio.
Arriviamo puntualissimi in aeroporto, e... ... il bello della giornata finisce lì.
Adesso inizia un lungo calvario.
  • uno) una acidissima hostess ci informa che le nostre bici non sono a norma e che devono necessariamente essere imballate dentro una scatola. Costo della statola? 20 €/bici
  • due) ingoiamo il rospo e saliti sull'aereo avvertiamo un calo di tensione nell'illuminazione. Dopo mezz'ora ci avvertono che il danno è più serio del previsto e quindi ci fanno scendere. Gentilmente ci offrono una colazione, ma noi l'avevamo già fatta.
  • Dopo due ore partiamo, ma, come succede sempre, chi parte con ritardo perde la coincidenza; morale della favola: i ritardi si accumulano a Madrid e Roma. In più noi siamo preoccupati per i nostri bagagli visto che ci hanno cambiato diversi voli.
Arriviamo a Catania con 7 ore di ritardo, ma siamo arrivati. (magra consolazione)

sabato 29 agosto 2009

27-08.2009 undicesimo giorno PORTOMARIN - SANTIAGO

Ore 7.00

Sveglia, nonostante l'albergue comunale di Portomarin si è pienamente confermato il più brutto e sporco mai visitato fino ad ora, prima di andare a letto siamo riusciti (tutti e quattro) a sgattaiolare in una camera da otto posti che ci ha permesso di avere un po' di tranquillità. La voglia di terminare il viaggio supera la stanchezza ed il risveglio è come al solito allegro.

Ore 08:15

Prima colazione abbondante come al solito, niente da dire.. i cornetti spagnoli sono veramente buoni. Arriva Antonio e ci rende subito edotti della tappa che ci aspetta... 13 km di salita su sterrato... per cominciare.

La disperazione traspare dai volti di Enzo e Silvia... sono già stanchi.


Ore 10:00

E' l'ora della seconda colazione, ma Andrea, capofila non ha intenzione di fermarsi, attraversiamo intanto una serie di borgate, campi, paesini piccolissimi e STALLE! È incredibile quante mandrie di vacche abbiamo incrociato e le strade, anche se non ha piovuto sono infangate... capiamo a nostre spese che quello su cui passiamo non è fango... ma non abbiamo alternative.

Sporchi, stanchi e AFFAMATI ci fermiamo a prendere un po' d'acqua e incrociamo Valerio, un ragazzo campano che sta facendo il cammino a piedi... Buen Camino Valerio!


Ore 10:30

Un gruppo di ragazzi, con un banchetto traballante ci offre (si fa per dire chiedono un “donativo”) una tazza di caffè ed un pezzo di pane tostato... ringraziamo, ne approfittiamo per una foto ricordo...

...e ripartiamo per quella che sembra una tappa infinita, non so come ma abbiamo ancora percorso solo 28 km... siamo messi male.

Ore 11:00

Arriviamo a Palais del Re, nome pomposo ma delusione enorme, abituati a stupirci di fronte a chiese e cattedrali ci ritroviamo in mezzo ad un incrocio trafficatissimo, proseguiamo e rimandiamo ancora la seconda colazione (grazie Andrea).

Ore 14:00

Dopo un estenuante saliscendi in mezzo ad un paesaggio

fatto di odori (forti), arriviamo a Melide e lì Antonio si informa con la gente del posto su dove andare a mangiare il “pulpo”, la prescelta è la Pulperia “a Garnacha”, che insieme ad “Ezechiele” è la migliore di Melide.

Il pulpo è veramente ottimo.

Si incontrano anche pellegrini che percorrono il cammino sulla sedia a rotelle...

e piccoli pellegrini obbligati dai genitori !?!?!?#@###

Una delle belle cose che si possono incontrare sono i "banchetti" che la gente del luogo offre ai pellegrini. Oggi abbiamo incontrato un banco con lamponi appena raccolti e marmellata di lamponi. Era d'obbligo assaggiarli.

Ore 17:00

Arriviamo ad Arzua e decidiamo di fermarci... Antonio deve proseguire perchè a Santiago lo aspetta la moglie ed il figlio, ci salutiamo e le nostre strade si dividono.


Ciao Antonio!!!

Trovare un albergue diventa difficilissimo, gli ultimi cento km brulicano di pellegrini, te li vedi scendere dalle macchine, dai pulman, sbucano dappertutto ed occupano i posti negli albergue... sapevamo già che sarebbe successo, ma non così.


Arriviamo fino a Sant'Irene, ma anche lì è tutto pieno, nostro malgrado prendiamo la decisione di continuare fino a Santiago... sono le 19:00 e ci aspettano ancora altri 24km.. vi assicuro che in bici sono tanti.

Silvia stringe i denti ed ingurgita un'altra OKI per alleviare il dolore alla schiena ed alla gamba.. Enzo un'altra Moment... siamo messi male. Appena inforchiamo le bici Enzo si accorge di avere forato.


Ore 20:00


La situazione è quasi disperata... la strada continua a salire, le discese son sempre più corte e non ci si accorge nemmeno di farle.

Di Santiago neanche l'ombra. Quando pensavamo che le salite erano finite ci si presenta davanti il “Monte Gozo”, l'ultimo ostacolo prima di Santiago.

Lo superiamo con un ultimo impeto di forza ed orgoglio... siamo distrutti ma ancora vivi.


Ore 20:50


SANTIAGO DE COMPOSTELA!!!!!!


(lasciateci riposare e godere dell'atmosfera suggestiva che ci circonda e che è molto intima e personale... i dettagli dei prossimi due giorni li pubblicheremo al nostro rientro)